L'ultima volta che ci incontrammo nella beach arena "Carlo Guarnieri" mi raccontasti delle difficoltà galoppanti per l'
incedere della vecchiaia, con la solita lucidità e quella franchezza unita al tuo chiodo fisso, il pensiero di sempre e per sempre. "
Dobbiamo organizzare un memorial per Carlo, ho già parlato con il Terracina BS e con le altre squadre, cerchiamo di dare risalto a questa cosa per onorare mio figlio al meglio" - mi dicesti con voce ferma e decisa, regalandomi una foto
sbiadita di
Carlo, (per tutti "
Spiripicchio") custodita gelosamente nel portafoglio.

Per "Zio Franco", infatti, il
ricordo del figlio prematuramente scomparso era divenuto la missione degli ultimi anni di vita, i
l lascito spirituale e umano da consegnare ai posteri. E proprio lui, non mancava occasione per presenziare alle
commemorazioni che i due grandi amori della vita del figlio, il
Terracina calcio in cui "ricopriva" il ruolo di
accanito e fedele tifoso in "Curva Mare " e il
Terracina BS, di cui fu uno dei
soci fondatori,organizzavano a margine delle manifestazioni sportive che le vedeva coinvolte.
Pungente e schietto, arzillo e genuino. Fino alle fine follemente
innamorato dello sport e della sua città. Negli ultimi anni ha dovuto
affrontare prima la scomparsa del figlio e pochi anni fa della moglie Marcella, non perdendo, però, mai la voglia di lottare. Nella zona del porto, dove viveva, era divenuto una
vera e propria istituzione grazie alla sua "
fanciullesca" vitalità e all'immancabile e commovente disponibilità.
La speranza, priva di retorica, è quella di vederlo finalmente affianco a
Carlo e Marcella. Unito nei suoi affetti più intimi ed animato da quella
passione verace e sincera - ancor prima che per le squadre - per la
comunità e la città che rappresentavano. CIAO ZIO FRANCO, CI MANCHERAI.
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