Sconfitti con l'
onore delle armi, contro ogni pronostico della vigilia. Il cammino del
Terracina BSC di Angelo D'Amico avrebbe meritato un epilogo diverso, una ricompensa per la tenacia e la costanza con le quali la più a
ntica società di beach soccer italiana è riuscita a surfare sulla cresta dell'onda anteponendo le
idee al vildenaro."Più felice per il risultato conseguito o rammaricato la sconfitta finale? Non ho dubbi: ancora devo smaltire la delusione per l'avvio della partita con Pisa - ci confida senza indugiare un solo secondo Angelo D'Amico, allenatore e
condottiero del Terracina. I
primi secondi di gioco (2-0 dopo 25'' di gioco ndr) hanno praticamente
deciso il titolo, nonostante il nostro
generoso tentativo di rientrare in partita fino all'ultimo secondo" - rimarca il tecnico biancoceleste.

Inesperienza, qualità degli avversari
, tensione per il traguardo ad un passo. Tutto o niente in una gara, sia in coppa Italia che nella poule scudetto, un
déjà vu per per chi ha
scritto la storia del pallone sulla sabbia e si rinnova anno dopo anno, senza abbandonare le proprie
origini .
"Pisa è una squadra formidabile, completa e quadrata con individualità di spicco come il campione del mondo Datinha, ma sia nella semifinale di Coppa che nell'ultimo atto dei play off siamo stati all'altezza del loro livello, anzi, dirò di più: siamo usciti fuori alla distanza dominando gli ultimi tempi", - si lascia scappare con una punta di rimpianto il tecnico tirrenico.

Un
complesso armonioso frutto dell'unione del
blocco terracinese impreziosito da
Giordani e
Costa, e dai talenti verdeoro capitanato da
Duarte e del sorprendente tedesco
Weirauch.
"Il nostro segreto? La coesione. Ognuno correva il doppio per l'altro, sopperendo alle mancanze e creando così l'alchimia giusta che ci ha portato a sfiorare una doppia impresa che rincorreremo anche la prossima stagione" - prosegue orgoglioso l'ex capitano del Terracina BSC.
Lignano Sabbiadoro come
punto di partenza, non di arrivo. Il messaggio ai naviganti è chiaro.
"Migliorare il nostro collaudato impianto di gioco non sarà semplice, ma ci proveremo puntando come sempre sul gruppo e meno sulle individualità. Che - come è noto - passano, mentre l'identità di gioco resta".
Terracina BS e D'Amico un
connubio indissolubile e destinato a proseguire. "
Il mio futuro spero sia ancora alla guida della formazione biancoceleste - sottolinea il tecnico. Mi ritengo fortunato a far parte da anni di questa società; una delle realtà per storia, tradizione e blasone più importanti nel panorama nazionale del nostro movimento.
E, proprio per questo,"obbligata" a tornare ad assaporare la gioia e l'ebbrezza di nuovo un titolo".
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