Antonio Belli è un veterano del beach tennis, un uomo che ha contribuito a scrivere le pagine di questa disciplina fin dai suoi albori. "Ho conquistato il primo torneo nel 1982, giocando con racchettoni di compensato marino - ci confida subito Belli.
Uomo, giocatore, insegnante. Di beach tennis e di vita. "Posso vantare nel mio palmarès diversi tornei vinti contro avversari quasi sempre fisicamente superiori a me, facendo leva sul mio gioco e non snaturandolo mai".
Dalla Fiumicino dei ruggenti anni '80 ai tornei in giro per l'Italia e per il mondo. "Il Mago" ha costruito la sua carriera sui colpi a sorpresa, sulle giocate ad effetto. "Il motivo del mio nickname? La capacità di non mollare mai, di restare aggrappato alla gara e di uscire fuori sempre con una giocata folle, inattesa. Una magia, appunto.
Restare aggrappato al beach tennis e alla vita. Antonio Belli ha fermato l'attività agonistica per due anni, restando lontano dalla sabbia dorata e dal suo sport. Quello che ha contribuito a far espandere per le coste del Lazio, della Romagna e dell'intera penisola.
"Quando andai a sottopormi ad una banale operazione alla mano sinistra, l'intervento risultò più complicato del previsto. Subito dopo, infatti, si sviluppò un'infezione che mi costrinse a lottare per circa 20 mesi tra la morte e la vita " rimarca con fierezza e una punta di tristezza Belli. "Alla fine, però, ho vinto io, e grande merito di questo trionfo va anche al beach tennis, che mi ha forgiato nel fisico ed ha instillato nella mia testa la voglia di non mollare".
La carriera in un attimo, un po' come una partita di beach tennis. In bilico come la pallina che viaggia in cielo, accarezza la linea e delimita vittoria e sconfitta. La vita adesso, in spiaggia a dispensare consigli e a battagliare titoli. Come quello over 40 perso nel 2009 a Bibione, o quello vinto ad Ostia una manciata di settimane fa.
Cambiano contesti, scenari e uomini. Ma resta "Il Mago". "La sconfitta del 2009 segnò la mia carriera, perché fu difficile da metabolizzare. Poi, però, come spesso capita la vita ti offre sempre una seconda opportunità. Basta solo aspettare, lavorare e coglierla" - prosegue un emozionato Belli.
La vittoria contro Chirico e Bartolini come il punto più alto della sua storia sportiva. Un percorso vincente di un uomo che non si mai arreso, guardando sempre al di là della siepe. "C'è molto lavoro da compiere per far crescere il beach tennis, a cominciare dalla valorizzazione dei nostri giovani migliori come Fabio Venturini, Davide Benussi e Doriano Beccaccioli. E poi bisogna far diventare questo sport disciplina olimpica, perché non abbiamo nulla da invidiare ad altri sport che sono presenti da decenni ai giochi - chiosa "Il Mago".
Uno che di battaglie se ne intende. In campo e nella vita.